La Svizzera continua a rappresentare una meta particolarmente attraente per i contribuenti facoltosi grazie al suo regime di tassazione vantaggioso, soprattutto se paragonato a quello del Regno Unito e dell’Italia. Vediamo le differenze principali nei tre Paesi:
Svizzera
La Svizzera offre un regime di tassazione forfettaria per i cosiddetti "globalisti", o neo-residenti facoltosi, che non esercitano un’attività lucrativa sul territorio. Questo sistema è basato sull’imposizione secondo il dispendio, ovvero sulla base delle spese di mantenimento e del tenore di vita del contribuente e delle persone a suo carico. Tale meccanismo è stato introdotto per facilitare l’imposizione fiscale a coloro che trasferiscono la loro residenza in Svizzera mantenendo il patrimonio all’estero.
Uno dei principali vantaggi della tassazione in Svizzera è la possibilità di ridurre il carico fiscale attraverso l’utilizzo di questo sistema di imposizione basato sul dispendio, evitando la tassazione sui redditi di fonte estera che non vengono rimpatriati. Il sistema attrae molti neo-residenti facoltosi che possono godere di notevoli benefici fiscali mantenendo una bassa aliquota effettiva.
Regno Unito
Fino a poco tempo fa, il Regno Unito offriva un sistema particolarmente vantaggioso per i residenti, ma non domiciliati (res non-dom), consentendo loro di pagare le tasse solo sui redditi generati all'interno del Paese o sui redditi esteri solo se rimpatriati. Tuttavia, a partire dal 2024, il regime "res non-dom" sarà abolito e sostituito da nuove disposizioni. Questo cambiamento rende meno attraente il Paese per coloro che in passato beneficiavano di un’imposizione ridotta sui redditi esteri. Nonostante ciò, per un periodo transitorio, vi saranno delle esenzioni su redditi e plusvalenze di fonte estera.
Con l’abolizione del regime res non-dom, il governo britannico prevede un aumento delle entrate fiscali, ma questo potrebbe ridurre l’appeal per i contribuenti facoltosi che potrebbero considerare altre giurisdizioni, come la Svizzera, più vantaggiose.
Italia
L'Italia ha introdotto un regime fiscale speciale per i neo-residenti nel 2017, simile a quello svizzero, ma con alcune differenze significative. Coloro che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia possono optare per il pagamento di un'imposta sostitutiva di 100.000 euro annui sui redditi esteri, indipendentemente dall’ammontare effettivo del reddito generato. Dal 2024, tuttavia, questa imposta è stata aumentata a 200.000 euro per i nuovi residenti, rendendo il regime meno vantaggioso.
Questo regime italiano è valido per 15 anni e prevede che i redditi di fonte estera non siano soggetti a imposta ordinaria né a obblighi di dichiarazione, riducendo notevolmente la complessità fiscale per i neo-residenti. Inoltre, i contribuenti possono estendere il regime anche ai familiari, pagando un'imposta ridotta di 25.000 euro per ognuno di loro.
I contribuenti facoltosi continuano, quindi, a guardare alla Svizzera come una delle giurisdizioni fiscali più favorevoli per la gestione del proprio patrimonio, grazie a un sistema fiscale snello e competitivo.
Fiduciaria Ortelli. Privacy e cookie